ANIEP - Associazione Nazionale per la promozione e la difesa dei diritti delle persone disabili

ANIEP Ancona – Ricordo di Daniela

Ho conosciuto Daniela Cesarini al mio ritorno in Ancona dopo la mia parentesi lavorativa a Torino quando ho ripreso i contatti con la sezione anconetana di Aniep. Allora era presidente Stefania Angeli.
Fin da subito mi colpì in Daniela la determinatezza a superare gli ostacoli che inevitabilmente incontrano le persone in carrozzina. Non si lasciava sopraffare dalla difficoltà nel superare una qualsiasi barriera architettonica rappresentata da scale, scalini, porte strette, pendenze con elevata percentuale, spazi ridotti o segnati da ostacoli.
Ricordo che nei multisala di Jesi pretendeva ed otteneva di essere trasportata a braccia nel posto assegnatole, così come non si peritava di chiedere aiuto ad estranei per far scendere la sua carrozzina dalla macchina.
Donna concreta e coerente fino alla fine, tanto che nella sua città era conosciuta come “La PASIONARIA”, nella vita pubblica spese la sua determinatezza nell’affrontare numerose battaglie per combattere le ingiustizie come assessore ai servizi sociali di Jesi e nel mondo dell’associazionismo come membro attivo del Direttivo dell’Aniep Nazionale e della Sezione Provinciale di Ancona.
Ma non c’era solo il suo impegno politico e nell’associazione, cui Daniela ha dato tutta se stessa, mettendo sempre al primo posto i diritti delle persone più fragili. A Jesi Daniela Cesarini aveva dato il via, aiutata da un gruppo di volontari, a un programma di ripetizioni popolari per bambini e ragazzi che ne avevano bisogno, figli di italiani e di extracomunitari. Un piccolo progetto di integrazione, ma pure un grande atto di generosità.
Conobbi questa realtà quasi per caso, tanto Daniela non amava vantarsi delle cose belle che andava realizzando. E questo progetto ha continuato a vivere, dopo la sua morte.
Per non disperdere le ragioni di solidarietà che hanno caratterizzato tutta sua vita, è stata costituita una Associazione, con l’intento di proseguire nelle attività scolastiche; che porta il suo nome: ‘Daniela Cesarini’. Attualmente i soci volontari sono circa 20 e si occupano di ripetizioni pomeridiane, di aiuto nella esecuzione dei compiti, di sviluppo delle curiosità, delle conoscenze, del rispetto verso gli altri nei locali siti presso la stazione di Jesi.
L’associazione si è anche confrontata con l’Amministrazione per la realizzazione delle ultime volontà di Daniela che ha lasciato tutti i suoi averi alla città di Jesi a vantaggio delle persone con disabilità che ne avrebbero avuto bisogno.
Da vari mesi la Onlus, unitamente all’Aniep provinciale di Ancona, si sta adoperando per far sì che la casa famiglia tanto voluta da Daniela venga realizzata al meglio. Il Comune ha destinato a tale progetto il piano terra di un immobile ubicato sì al centro città come da testamento, ma avente spazi interni non adeguati per tale uso.
Purtroppo è una battaglia difficile, dovendosi scontrare con chi non ha a cuore il progetto di Daniela, ma né la Onlus di Daniela, guidata dal Presidente Roberto Cermelli e da Floriana Della Fazia, né l’Aniep di Ancona hanno intenzione di demordere.
Il ricordo di Daniela è indelebile, come la frase che scelse per salutare i suoi cari citando Francesco Guccini quando il 25 aprile del 2013 ricorse al suicidio assistito in Svizzera: «Ognuno vada dove vuole andare, ognuno invecchi come gli pare ma non raccontare a me cos’è la libertà». Aveva nel giro di pochi anni perso il marito e il figlio Diego. Solo questo penso la piegò alla fine.
Nel 2019 il Comune di Jesi ha riconosciuto a Daniela la cittadinanza onoraria per il suo impegno civile e sociale.
Io la voglio ricordare con il suo caschetto corto di capelli via via sempre più grigi, per i risultati positivi delle tante battaglie che ha saputo affrontare e per il sorriso che sapeva donare agli amici nei momenti lieti.

Maria Pia Paolinelli – Presidente ANIEP Ancona

Daniela Cesarini

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