I contributi figurativi per assistenza prestata si riferiscono a periodi in cui un lavoratore assiste un familiare disabile grave e, per questo, usufruisce di permessi o congedi retribuiti, oppure fruisce del congedo straordinario. Questi periodi vengono riconosciuti come contribuzione figurativa, utile per il calcolo della pensione, anche se non corrispondono a versamenti effettivi di contributi.
A chi si applica:
La contribuzione figurativa per assistenza si applica ai lavoratori che assistono familiari con handicap grave, riconosciuti ai sensi della Legge 104/92.
Come funziona:
I lavoratori che usufruiscono dei permessi 104 o del congedo straordinario per assistere il familiare disabile hanno diritto all’accredito dei contributi figurativi per tali periodi.
Utilità:
I contributi figurativi sono utili per il raggiungimento del diritto alla pensione e per il calcolo dell’anzianità contributiva.
Come si ottengono:
L’accredito può avvenire d’ufficio o su domanda, a seconda del caso. Per i periodi di congedo straordinario, generalmente è necessario presentare domanda all’INPS, allegando la documentazione che attesta l’assistenza al familiare.
Differenza dai contributi effettivi:
I contributi figurativi non corrispondono a versamenti di denaro, ma vengono riconosciuti dallo Stato per periodi di astensione dal lavoro legati all’assistenza di familiari disabili, mantenendo l’anzianità contributiva del lavoratore.
In sintesi: Se ci si prende cura di un familiare disabile grave e si usufruisce di permessi o congedi previsti dalla legge, l’INPS può riconoscere i contributi figurativi, utili per il futuro pensionistico.