La Polio nei libri
Una vita alla finestra
Caterina Malara
Una protagonista disabile, ragazza negli anni ’60, e i suoi giorni sinceri, fatti di amicizie, difficoltà, risorse e prospettive. Silvia M. ha sul corpo e nell’anima i segni della polio contratta all’età di due anni. La riabilitazione è lunga e la porta a vivere lunghi periodi in ospedali ortopedici, a non poter frequentare la scuola e doversi preparare da privatista fino alla quinta elementare. Entra in una classe solo in prima media. Fino ai dieci anni è sola. La prima amica la incontra a scuola, è sua omonima, Silvia G., quasi un alter ego. Frequentare la scuola le fa molto bene perché la porta a socializzare, nel contempo la vicinanza di ragazze normodotate fa risaltare i suoi deficit motori e le limitazioni che comporta una vita “monca”. Assistita e accompagnata sempre da genitori instancabili studia fino al conseguimento della laurea. L’amica le sta accanto e la supporta fino alla maturità e all’ingresso in università, quando le loro strade divergono. Silvia M. sa bene cosa siano le rinunce e le limitazioni che l’handicap comporta, le vive sulla propria pelle. Sta “alla finestra” per tanto tempo a veder scorrere la vita normale degli altri. Non sa cosa sia correre o decidere autonomamente quando e dove fare una passeggiata. Pochi sono i momenti di serenità nella sua adolescenza. Non si sente pienamente accettata dai coetanei. Assiste per tanti anni alla felicità altrui mascherando il risentimento che nutre non verso le coetanee più fortunate ma verso la sorte beffarda. Studia con buoni risultati spronata e sorretta da un padre e una madre che lei definisce “illuminati” perché hanno capito che conseguire un diploma o una laurea la aiuterà moltissimo nella vita. Deve rinunciare a tante cose compreso il corso di studi che le piacerebbe frequentare perché le sue gambe non sono tanto forti da consentirle gli spostamenti giornalieri necessari. È oggetto del pietismo mieloso ed ipocrita nonché dei pregiudizi di una società che discrimina e relega il diverso. Conosce solitudine e scoramenti che la portano ad isolarsi e chiudersi in se stessa, a disperare di potersi inserire nel mondo del lavoro ed avere una sua indipendenza. Risale la china con l’aiuto del suo mentore, la maestra delle elementari, e la lungimiranza del padre. Diviene realista, archivia i sogni, si accontenta di ciò che può avere e supera incertezze e paure. Accetta di lavorare in una cartolibreria, attività che la porta ad avere contatti quotidiani con gli abitanti del piccolo centro in cui vive, che in quanto a cultura e amore per la lettura difettano parecchio. Con intelligenti iniziative si adopera affinché i libri arrivino in mano a grandi e piccini. Nel negozio, che dopo pochi anni è suo, dà spazio a incontri, discussioni, scambi di opinioni e trasforma una anonima libreria di provincia in un piccolo faro di cultura. Opera un piccolo miracolo di cui andare orgogliosa. La ragazza insicura e timida si è trasformata in una donna determinata.
CATERINA MALARA
Nata in Sicilia, ad Agrigento, vive a Reggio Calabria da sempre. Una vita dedicata all’insegnamento, nel 2020 pubblica il primo romanzo “Natalino”.
La malattia da 10 centesimi
Agnese Colino
Era il 30 dicembre 1911 quando il “Corriere della Sera” riportò per la prima volta un trafiletto su un «morbo misterioso»: la poliomielite. Una malattia dai molti paradossi, che era sempre esistita ma non aveva mai provocato epidemie prima di allora, sembrava stranamente preferire chi viveva in condizioni igieniche migliori e, pur non essendo l’infezione più frequente o mortale dei suoi tempi, rappresentò la più grande paura degli americani dopo la bomba atomica. La polio divenne il grande nemico da sconfiggere, grazie alla combinazione (fino a quel momento inedita) di un’importante spinta politica, di un’enorme attenzione mediatica e del forte impatto emotivo dei danni, talvolta gravissimi, di questa malattia. Agnese Collino ripercorre le tappe di questa storia – dalla rivoluzione nella beneficenza agli scienziati superstar, dalla corsa al vaccino alla nascita dei reparti di terapia intensiva – per mostrare come la lotta alla polio abbia generato innovazioni che ancora oggi fanno parte della nostra vita. A cavallo tra passato e presente, «la polio è stata una delle patologie nella storia della medicina che più ha cambiato la nostra società, anche se oggi non ce lo ricordiamo più».
Poliomielite nella società
Muhammad Zahid, Arshad Khan Bangash
Lo studio si è concentrato sull'”Analisi dei fattori che ostacolano il processo di eradicazione della polio nella società pashtun”. Lo studio mirava ad analizzare le varie dimensioni dell’eradicazione della polio, con particolare attenzione ai fattori gestionali e operativi, alle controversie antipolio e religiose, alle minacce alla sicurezza e allo status socioeconomico dei genitori. Inoltre, lo studio ha cercato di trovare un’associazione tra le suddette dimensioni e il processo di eradicazione della polio utilizzando tecniche statistiche. Lo studio è stato condotto nel Tehsil Katlang. I dati sono stati raccolti da un campione di 200 dipendenti del Dipartimento della Salute, del Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia (UNICEF) e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Gli intervistati sono stati selezionati con una tecnica di campionamento a ripartizione proporzionale. I dati sono stati raccolti tramite un questionario ed è stato applicato il test del Chi-quadro per verificare il legame tra le variabili indipendenti e la variabile dipendente.
Il cacciatore di sogni
La storia dello scienziato che salvò il mondo (Mondadori 2017)
Sara Rattaro
Luca, che da grande sogna di diventare pianista, ha una mano rotta, un fratello maggiore piuttosto fastidioso, una mamma rompiscatole e un aereo da prendere per tornare da Barcellona in Italia. È il 4 luglio 1984 e, su quell’aereo, la sua vita cambia per sempre. Luca incontra un eroe… No, non si tratta di Maradona, che in aeroporto ha attirato l’attenzione di tutti (e in particolare di suo fratello Filippo), ma di un misterioso signore che somiglia un po’ a Babbo Natale e occupa il sedile accanto al suo. All’improvviso l’uomo gli chiede: «Posso raccontarti una storia?». Comincia così un’avventura straordinaria, fatta di parole e ricordi, con una sorpresa davvero inaspettata… l’avventura di un cacciatore di sogni, lo scienziato Albert Bruce Sabin. Età di lettura: da 8 anni.
Poliomielite
Formato Kindle
di Noemi Tranchina (Autore)
Ho riordinato i miei appunti sulla Poliomielite in questo e-book, per agevolare lo studio.
L’età d’oro
Edizioni e/o – 2017
di Joan London
La famiglia Gold è sopravvissuta all’Olocausto in Ungheria ed emigra in Australia, dove però il figlio adolescente Frank si ammala di poliomielite. Nel sanatorio chiamato The Golden Age incontra una coetanea, Elsa, e se ne innamora. Nel frattempo le loro famiglie sono alle prese con problemi d’identità e d’integrazione. La mamma di Frank, Ida, pianista famosa quando viveva in Ungheria, rifiuta l’idea che la sua nuova casa sia in questo lontano e semidesertico continente. Anche la madre di Elsa, Margaret, fatica a reggere il colpo della malattia della figlia. Lo splendore del rapporto amoroso tra i due ragazzini donerà nuova luce alle vite di tutti questi personaggi.
La fine della polio. Una campagna globale per vincere la malattia.
Ediz. illustratadi Sebastião Salgado (Autore)
Dopo gli affreschi fotografici sul lavoro manuale nel mondo (La Mano dell’uomo) e sulla migrazione umana (In Cammino) Sebastião Salgado si è dedicato a documentare la fine di una piaga biblica: la poliomelite. Con la macchina fotografica, l’aiuto del Rotary International e dell’UNICEF, Salgado ha a lungo viaggiato per documentare come si vive nei paesi dove questa malattia è ancora una sciagura e soprattutto in che modo, per quali mezzi e con quali risultati, la battaglia sta per essere vinta. Dal Congo all’India, dal Pakistan alla Somalia e al Sudan, nelle sue splendide immagini in bianco e nero è racchiusa la storia di questo grande sforzo.
Vincere la polio. La vera storia
Salvatore Ricca Rosellini
La polio nel mondo ha cambiato la vita delle famiglie di chi è morto o l’esistenza di quanti sono sopravvissuti. Ha provocato profondi mutamenti culturali, rivoluzionando i concetti di solidarietà nell’ambito sanitario e sociale. Questa storia è il racconto di una grande guerra per la sopravvivenza, che ha reso tanti uomini di buona volontà esempi nobili e unici per la nostra società. È anche un inno solenne alla nostra esistenza e all’amore, intonato da chi, pur colpito dalla malattia e fiaccato dal peso quotidiano della sofferenza e per le difficoltà, non ha perso l’orgoglio, il desiderio e la forza di vivere.
Nemesi
Philip Roth
Estate 1944. Nel «caldo annichilente della Newark equatoriale» imperversa una spaventosa epidemia di polio che minaccia di menomazione e perfino di morte i figli della cittadina del New Jersey.
Bucky Cantor, l’animatore ventitreenne di un campo giochi della città, combatte la sua guerra privata contro la malattia nel tentativo di opporsi alla catastrofe.
I segnati da Dio
Giuseppe Risi
La mia battaglia contro la poliomielite, tra amore e senso di inferiorità
La femme-machine. Vita di Rosanna Benzi nel polmone d’acciaio
Lavinia D’Errico
Rosanna Benzi, originaria di Morbello, nella campagna piemontese, viene colpita dalla poliomielite all’inizio degli anni Sessanta; da quel momento, e per ventinove anni, vivrà in un polmone d’acciaio all’ospedale “San Martino” di Genova, consapevole di un corpo d’avanguardiaIl suo risveglio nel polmone d’acciaio è una seconda nascita, il corpo-macchina la forma di una paradossale vita activa: inattese, intense relazioni con il mondo esterno hanno origine da questa metamorfosi e la sua natalità sociale, di azione, di parola, culmina con la fondazione della rivista “gli altri. Periodico di tutti gli emarginati della società” dove, a partire dai diritti negati alle persone con disabilità, Rosanna Benzi elabora nuove pratiche di emancipazione.
Farfariel. Il libro di Micù
Pietro Albi
Canzano, 1938: Micù è un bambino di dieci anni, nato in una famiglia rurale abruzzese e rimasto zoppo a causa della poliomielite. Ogni mattina si sveglia affannato e in preda agli incubi più stravaganti. Come se non bastassero i patimenti che lo affliggono da sveglio! Diverso dagli altri bambini, Micù cerca di crescere e trovare il suo posto in un ambiente ostile, che fatica a comprendere la sua condizione: tutti i giorni, oltre ai dolori e alla sua salute cagionevole, deve affrontare le prese in giro dei compagni, le sciocche superstizioni dei paesani e la diffidenza del padre nei confronti della scuola e del suo desiderio di continuare a studiare. Micù, nonostante tutto, non si perde d’animo e cerca di aiutare l’adorato Tatà, il nonno taciturno con un ambiguo passato da migrante in Lamerica, nella sua misteriosa ricerca fatta di pale, scavi e ricordi sepolti. Ma l’arrivo di Farfariel, uno strano diavolo dalle intenzioni poco chiare – che ha addirittura il potere di intromettersi nella scrittura del libro che racconta la sua stessa storia! –, mischierà tutte le carte in gioco e costringerà Micù ad affrontare i suoi limiti e le sue paure. Età di lettura: Da 12 anni