ANIEP - Associazione Nazionale per la promozione e la difesa dei diritti delle persone disabili

ANIEP Chiusi – Nasce il centro nazionale Selleri sull’inclusione sociale

Anche il Comune tra i firmatari del progetto ideato dall’associazione Aniep
CHIUSI – Un centro nazionale di formazione, ricerca e sperimentazione di buone prassi sull’inclusione sociale: è un progetto ambizioso quello che prende le mosse da Chiusi per iniziativa del circolo Aniep, l’associazione che si batte per la promozione e la difesa dei diritti delle persone disabili.
Il presidente Pierluigi Ciacci, segretario dell’associazione a livello nazionale e candidato per la presidenza che si rinnoverà con il voto di sabato 23 maggio, ha presentato il progetto durante una conferenza stampa che si è svolta nella sala del consiglio comunale di Chiusi sottolineando che l’obiettivo principale è quello di rovesciare l’approccio al mondo delle disabilità passando dal sostegno e dalla solidarietà poco più che teorica alla concezione ed alla progettazione di città e di strutture realmente accoglienti ed accessibili per tutti.
Lo scopo principale del centro, intitolato a Gianni Selleri, sarà infatti quello di concretizzare progetti in grado di cambiare quotidianamente la vita delle persone con disabilità. Insomma non più teoria e buoni propositi ma formazione mirata per rendere le persone (ed in particolare professionisti che a vario titolo si occupano di disabilità) consapevoli delle esigenze di persone con handicap.
Un progetto aperto a tutte le associazioni del territorio ( e già condiviso dal neopresidente della proloco di Chiusi che ha proposto una collaborazione con l’Università popolare) del quale, come hanno annunciato gli assessori Andrea Micheletti e Chiara Lanari, il comune di Chiusi sarà firmatario.
A guidare il comitato scientifico sarà il professor Mauro Carboni, docente di pedagogia speciale e di pedagogia della musica, che ha lanciato l’idea di un vero e proprio centro di produzione di eventi da mettere in piedi all’interno del centro Selleri che dunque, oltre ad un centro di ricerca, progettazione e formazione, diventerà anche un polo di produzione artistica e culturale.
“In questo modo, da Chiusi – ha detto Ciacci – partirà un nuovo modello, anche politico, di inclusione sociale”.

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